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  • Immagine del redattoreNina Ferrari

Se non sai cosa vuoi fare da grande, forse sei un "Multipotenziale"




Molti di noi, fin da quando erano piccoli, sono stati assillati con la domanda: «Cosa vuoi fare da grande?». Benché finché si è piccoli sia accettabile, se non anzi auspicabile, che la risposta a questa domanda sia fare l'astronauta e fare il Papa, man mano che il tempo avanza trovare la formula esatta che accontenti questo fondamentale quesito si fa sempre più impellente.

Ma per certe persone è impossibile rispondere (per ragioni diverse: per esempio ne ho già parlato qui), semplicemente perché hanno troppi interessi, e sceglierne uno solo tra i tanti risulterebbe un sacrificio della propria variegata personalità. C'è chi ama la letteratura e contemporaneamente si interessa di finanza; chi è appassionato di cibo e viaggi e design; chi di informatica e allo stesso tempo di comunicazione. Come poter scegliere? Cosa dover scegliere?

Ebbene, forse scegliere una sola strada tra le tante non è poi così necessario, ma bisogna avere il coraggio di rendersene conto e agire di conseguenza. Perché, sì, è vero, questo è il periodo storico delle specializzazioni, ma non è detto che un novello Uomo Rinascimentale non possa trovare il proprio spazio anche oggi in questa società. O che non possa farlo una personalità "multipotenziale", come viene definita in questo video da Emily Wapnick.


Le persone caratterizzate da potenziali multipli hanno qualche vantaggio su quelle che sono fatte per specializzarsi: sanno sintetizzare assieme idee diverse, sanno apprendere rapidamente e sanno adattarsi alle nuove situazioni con facilità. Tutte qualità che spesso possono condurre all'esplorazione di idee innovative, che in molti casi si situano nell'intersezione tra due campi di specializzazione. Il punto è che, come raccontava Filomena Pucci nel suo libro, di cui vi ho parlato qui, che spesso ciò che ti piace fare è ciò che sai fare meglio. E per questa ragione per trovare la propria strada le persone "multipotenziali" devono saper fare sintesi tra diversi talenti e capacità che sono tutti ugualmente importanti, ma rendono tutto un po' più ingarbugliato. Almeno a prima vista.

Nel suo famoso intervento ai Ted Talks Emilie Wapnick ci invita a cercare di capire che tipo di persona siamo. E, se non siamo portati per un solo campo specifico, ad approfondire tutti i talenti che abbiamo, dunque a essere noi stessi, senza porci limiti né freni. Emilie Wapnick, che si definisce una personalità "multipotenziale", com'è ovvio non ha una professione precisa: è fondatrice di Puttylike e si occupa di scrittura, insegnamento, ricerca, design... e molto altro! Forte della sua esperienza da multipotenziale, ha perciò deciso di scrivere un libro, tradotto anche in Italia, intitolato Diventa chi sei. Una pratica guida per persone creative che hanno molteplici passioni e interessi, in cui - come ci si aspetterebbe da lei - capovolge i classici consigli che normalmente si danno a chi voglia costruirsi una carriera soddisfacente - e cioè di specializzarsi, specializzarsi, specializzarsi - dando consigli pratici a chi voglia esplorare la possibilità di costruirsi una vita soddisfacente intorno alle sue molteplici passioni.


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