J.K. Rowling (1965) è la famosa autrice britannica ideatrice della saga del maghetto Harry Potter. Proprio grazie ai suoi libri, oggi è una delle scrittrici più famose, apprezzate e ricche del pianeta. Prima di conquistare il mondo con la propria penna e la propria inventiva, Rowling si trovava nel punto più basso della sua vita: a poco più di trent'anni era una madre single, senza lavoro e senza casa e, nonostante avesse sempre voluto scrivere, non aveva mai avuto il coraggio di provarci davvero. In quella fase della sua esistenza, però, sentiva ormai di non aver più nulla da perdere: in un bilancio provvisorio così infausto, se inseguire la propria vocazione avesse portato a un ulteriore insuccesso, cosa sarebbe cambiato? E così cominciò a scrivere: poiché non aveva un computer, iniziò il suo racconto su un paio di quaderni; quando finalmente trovò un lavoro, impiegava le proprie pause pranzo scrivendo in un bar. Della storia di J.K. Rowling qui sul blog de Il Tuo Biografo ho già parlato, e proprio in relazione alla possibilità di una rinascita personale dopo una sconfitta: se sei interessato a conoscere meglio la sua storia, clicca qui.
Rispetto ad altri autori apparentemente più costruiti (costruiti in senso buono, naturalmente), l'exploit di J.K. Rowling può apparire quasi come un prodigio, un colpo di fortuna, a portata di chiunque. Eppure anche dietro a questo successo letterario si nascondono qualità personali non comuni. Ed proprio in queste qualità che l'autrice inglese ha ravvisato le radici del suo successo. Per fortuna, ha deciso di condividere le lezioni che ha imparato col suo pubblico. Ecco dunque i 5 consigli di J.K. Rowling a chiunque voglia scrivere un romanzo (e magari speri anche di pubblicarlo). In realtà, leggermente adattati, sono consigli che ben si applicano in generale alla realizzazione di qualsiasi progetto abbiate nel cassetto, e perciò vale la pena di leggerli:
1. Non ci sono scuse
Sono molte le persone che hanno un romanzo nel cassetto o nella testa. Eppure questo romanzo non viene scritto, perché *scusa qualsiasi che ripone la sua causa nella vita quotidiana*. Spesso uno dei maggiori ostacoli per un aspirante scrittore è il tempo che non c'è. Il lavoro, la famiglia, gli amici monopolizzano le nostre giornate; e in fondo bisognerà pur dormire, no? Ebbene, Rowling a questo risponde che «spesso nella vita devi adattarti a scrivere nei piccoli ritagli di tempo che hai». Ovvero: se davvero vuoi scrivere, troverai il tempo per farlo. Certo, sarebbe bello potersi prendere sei mesi sabbatici e dedicarsi solo a quello. Ma se questo non è possibile, al massimo impiegherai solo più tempo. Se davvero senti di voler scrivere il tuo romanzo, non ci sono scuse. Scrivi.
2. Bisogna saper pianificare
L'ideale romantico dello scrittore-artista propaganda da sempre un'immagine per cui si scriva sotto il demone dell'ispirazione momentanea, ma, salvo rare eccezioni, si tratta di un falso mito. Ogni romanzo va pianificato nel dettaglio e prima di accingersi a scrivere bisogna essere ben coscienti sia di cosa si andrà a raccontare che del mondo o dei personaggi che si narreranno. Rowling impiegò ben cinque anni a definire nel minimo dettaglio il mondo di Harry Potter e solo dopo averlo pianificato, e dopo aver determinato la trama generale di tutti i sette libri della saga, cominciò a scrivere il primo romanzo.
3. Finisci ciò che hai cominciato
Questo terzo punto è strettamente collegato ai due precedenti: da un lato, bisogna avere la determinazione per non mollare il proprio lavoro dando la colpa al mondo esterno; dall'altro, bisogna avere la costanza di continuare a scrivere sapendo dove si andrà a parare: e l'unico modo per farlo è attraverso la pianificazione (che, a dirla tutta, ti salva quando l'ispirazione è sotto ai piedi). Iniziare un progetto è facile. È portarlo a compimento che è difficile. Finire il proprio romanzo, anche se magari è imperfetto, è fondamentale per uno scrittore, soprattutto da un punto di vista psicologico: forse questo primo romanzo portato a termine non è quello che riuscirai a pubblicare, ma, se sai di averne finito un primo, sarai consapevole anche di poterne ultimare un secondo, magari ancora più bello. Sapere questo di se stessi è fondamentale.
4. Riscrivere, riscrivere, riscrivere
Terminare il proprio romanzo non è che l'inizio. Poi bisogna riscriverlo, tagliarlo, aggiustarlo, finché non ci sembra che sia perfetto (e, se poi riusciremo a pubblicarlo, è possibile che su consiglio del nostro editor dovremo metterci mano nuovamente: un occhio esterno ha sempre uno sguardo fresco sul nostro lavoro, e questa è una cosa che va accettata). Dopo aver terminato la prima stesura di Harry Potter e la pietra filosofale, Rowling riscrisse il primo capitolo non una, ma ben quindici volte. Non si trattava semplicemente di una formale cura della lingua, ma di vero e propri sconvolgimenti della trama: alcuni personaggi vennero tagliati, alcuni elementi della trama vennero cambiati radicalmente. Ci vuole un certo intuito per riuscire bene in questo lavoro minuzioso, e non esiste una formula perfetta al riguardo. Rowling a questo proposito ha scritto: «L'unico consiglio che posso dare è: leggi. Leggi più che puoi. Leggere aiuta veramente molto». Del resto come trovare la soluzione perfetta se non si prende in considerazione il maggior numero di opzioni possibili al proprio problema?
5. Scrivi ciò che ti piacerebbe leggere
Ovvero: insegui la tua passione. Cercare di compiacere gli altri non è la strada da seguire quando si scrive un romanzo. Questo consiglio non ha niente a che vedere la cura della della lingua o l'approfondimento dei personaggi, che, ovviamente, deve essere il più perfetto possibile (e un occhio esterno su questo punto è sempre utile). No. Qui si parla di genere letterario, del tipo di trama che dà forma al tuo lavoro. Quando scrivi, devi divertirti, devi amare il mondo che hai creato: nella maggior parte dei casi il tuo lettore se ne accorgerà, come del resto tutti i lettori del mondo si sono accorti di quanto Rowling amasse i suoi personaggi. A questo proposito la scrittrice ha detto: «Ciò che scrivi è ciò che sei.... perciò fai in modo di amare ciò che stai scrivendo!». Che in realtà è un consiglio generale applicabile a tutti i frangenti della vita. Con un po' di amore in più per ciò che si fa il mondo non funzionerebbe un poco meglio?
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Sono molti gli autori, spesso anche eccezionali, che hanno riflettuto su cosa renda grande la scrittura e su quali siano le regole da seguire quando si vuole scrivere un romanzo. Senza credere che alcuno di questi suggerimenti sia un dogma, il blog de Il Tuo Biografo si diverte di tanto in tanto a riportare queste riflessioni nei suoi «consigli di scrittura»: se vuoi sfogliarli tutti, clicca qui.
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