2090128167685128 «Il mare, il cielo»: il conforto al dolore nel noir mediterraneo di Jean-Claude Izzo
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  • Immagine del redattoreNina Ferrari

«Il mare, il cielo»: il conforto al dolore nel noir mediterraneo di Jean-Claude Izzo



«L'unico vero regalo che ogni giorno la vita mi offriva era lì davanti a me.

Il mare, il cielo.

A perdita d'occhio.

Con quella luce uguale e nessun'altra che nasceva dall'uno e dall'altro»


Jean-Claude Izzo

Solea

(terzo capitolo della «Trilogia Marsigliese»)



Jean-Claude Izzo (1945-2000) è conosciuto per aver dato inizio al filone letterario del cosiddetto «noir mediterraneo». Poeta, giornalista, drammaturgo e scrittore francese, della biografia di Izzo il blog de Il Tuo Biografo vi ha già parlato qui, in un approfondimento dedicato a lui e alla sua opera.

La sua «Trilogia Marsigliese» fu pubblicata per la prima volta a metà degli anni Novanta con Casino Totale, il primo capitolo della trilogia. Edito dalla prestigiosa casa editrice francese Gallimard, a esso seguirono anche i capitoli successivi della trilogia, ovvero Chuormo, a cui il blog de Il Tuo Biografo ha dedicato questa pagina, e Solea, che è il capitolo conclusivo della trilogia, da cui è tratta la citazione che introduce questo articolo. Nei romanzi della trilogia le storie noir che vi sono raccontate si dipanano tra le affollate strade di Marsiglia, i suoi odori e le sue voci, e la sua inafferabile, densa complessità umana. Nonostante il plot poliziesco, i libri di Izzo sono caratterizzati da una profonda tensione lirica, che si manifesta soprattutto attraverso lo sguardo dell'(ex) poliziotto Fabio Montale, lo stropicciato e malinconico protagonista dei suoi romanzi.


In Solea - che prende il suo titolo da questo famoso brano di Miles Davis, che il suo protagonista ama ascoltare - troviamo l'ex poliziotto Fabio Montale all'apice della disperazione, sentimentalmente emarginato, capace di trovare conforto solo nei sensi, nella natura, nel vino. Quando comincia a riguadagnare speranza nella vita, si ritrova però invischiato in un torbido intrigo internazionale, in cui soldi e mafia, morte e vendetta si intrecciano con importanti figure del suo passato, che ancora una volta si sente chiamato a difendere. L'epilogo finale, aperto ma non certo ottimista, mostra un Montale ferito ed esanime ed esprime il senso di disillusione dell'autore nei confronti del proprio futuro, ormai segnato da un'implacabile malattia. Solea è forse il romanzo più lirico di Jean-Claude Izzo ed è tanto intriso di dolore quanto di luce, di amore, di amicizia: perché, per dirla col suo protagonista, «l'unico modo per dare un senso alla propria morte è provare una certa gratitudine per tutto ciò che è successo prima». E della bellezza del cielo, e dei piccoli piaceri, certo tutti possono godere, ed essere grati.


Per approfondire la biografia di Jean-Claude Izzo, clicca qui!


Per leggere tutti gli articoli dedicati a Jean-Claude Izzo e alla sua vibrante opera noir clicca qui.



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