2090128167685128 Andrea Zanzotto e la storia: tracce, scrittura e fantasmi
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  • Immagine del redattoreNina Ferrari

Andrea Zanzotto e la storia: tracce, scrittura e fantasmi



Andrea Zanzotto intervista Marco Paolini storia poesia - Il Tuo Biografo

Nel 2007 usciva per Fandango un cofanetto, dvd e libro, dedicato a tre grandi scrittori della letteratura e della poesia italiana: Andrea Zanzotto, Mario Rigoni Stern e Luigi Meneghello, intervistati da Marco Paolini. I documentari, realizzati da Carlo Mazzacurati e dalla sua fine macchina da presa, trovavano nell'attore teatrale Marco Paolini una guida capace di scandagliare la poetica e l'identità degli scrittori che incontrava.

Nell'estratto di cinque minuti che vi propongo, Andrea Zanzotto, definito da Paolini stesso come «la persona più radicale e nel contempo delicata che io abbia mai incontrato», parla della differenza tra storia e storiografia. Il rapporto di Zanzotto con la storia è ambiguo, perché ambigua è, secondo lui, la storia stessa. Ce n'è una che va eliminata, che è quella che si riscrive a seconda di chi è il vincitore, perché «ogni fondamentalismo cambia la storia delle origini per giustificare quello che sta facendo in questo momento». E ce n'è un'altra che deve resistere, attraverso la parola vibrante della poesia.


Vi propongo qui un breve estratto dell'intervista:

Andrea Zanzotto (1921 - 2011) è stato uno dei maggiori poeti italiani del Novecento. La salute cagionevole lo accompagnò fin dall'infanzia, innanzitutto a causa dell'allergia asmatica, che durante la Seconda Guerra Mondiale gli risparmiò la leva militare, mentre in età matura visse anche gravi stati di depressione. Nel 1942 si laureò in lettere all'università di Padova con una tesi su «L'arte di Grazia Deledda». Profondamente legato alla sua terra, il Veneto, e alla sua lingua, fu anche insegnante, traduttore - dal francese e dal tedesco - e critico letterario, oltre che sceneggiatore per Federico Fellini. Con la sua scrittura, e in particolare con la sua poesia, fu sempre molto vicino alla vita e all'attualità che lo circondava: il suo non era un pensiero colto astratto, ma inserito e nutrito dal mondo. La sua poesia, intrisa di autobiografia, fu sempre cosparsa di profonde riflessioni filosofiche-esistenziali. Ormai novantenne, morì a Conegliano Veneto a causa di complicazioni respiratorie, il 18 ottobre del 2011.

Al blog de Il Tuo Biografo piace scovare brevi video, frammenti di film e cortometraggi animati che restituiscano almeno in parte il senso della vita: se vuoi vederne altri, clicca qui!

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